E' GIA' AUTUNNO
"Arriva l'autunno di foglie colorate
gialle rosse tutte macchiate,
sull'albero si danno la mano
volano qua e là come un aeroplano.
RIT. Autunno di foglie, di foglie, di foglie
autunno di frutta, di frutta, di frutta
autunno di pioggia, di pioggia, di pioggia
l'autunno è già qua, l'autunno è già qua.
Arriva l'autunno di frutta gustosa
mele, pere, castagne, uva gustosa.
Nel bosco spuntano funghi porcini
castanelli, ma anche bianchi rossi a puntini.
RIT. .......................... "
Queste sono le parole della canzone che abbiamo cantato a mamma & papà
alla CASTAGNATA
assieme ad una bella poesia autunnale e
un balletto sulle regole della scuola...
Il tempo non prometteva nulla di buono ad inizio settimana
poi, come tradizione vuole nei giorni vicini a SAN MARTINO,
è uscito il sole e grazie ad alcune mamme che ci hanno aiutato nei preparativi,
abbiamo potuto festeggiare tutti assieme in cortile con castagne-biscotti-patatine,
un buonissimo thè caldo e bibite a volontà
assieme ad una bella poesia autunnale e
un balletto sulle regole della scuola...
Il tempo non prometteva nulla di buono ad inizio settimana
poi, come tradizione vuole nei giorni vicini a SAN MARTINO,
è uscito il sole e grazie ad alcune mamme che ci hanno aiutato nei preparativi,
abbiamo potuto festeggiare tutti assieme in cortile con castagne-biscotti-patatine,
un buonissimo thè caldo e bibite a volontà
In classe con i bambini abbiamo parlato delle castagne
e letto questo bel racconto sul patrono di Belluno
LA LEGGENDA DI SAN MARTINO
“Era il giorno di 11 Novembre, il cielo era coperto, piovigginava e tirava un forte vento che penetrava nelle ossa. Martino, un
giovane soldato di cavalleria della guardia imperiale, stava tornando a casa.
Portava l’armatura, lo scudo, la spada e un mantello caldo e foderato di lana
di pecora. Ma ecco che lungo la strada, c’è un povero vecchietto coperto
soltanto di pochi stracci che chiede l’elemosina, seduto per terra, tremante
per il freddo. Il cavaliere lo guarda e sente una stretta al cuore: “Poveretto,
– pensa – morirà per il gelo!” Impietosito, Martino scende dal cavallo e con un
colpo secco di spada taglia in due il suo bel mantello e ne regala una parte al
povero. Martino, contento di avere fatto la carità, sprona il cavallo e se ne
va sotto la pioggia, che comincia a cadere più forte che mai, mentre un
vento rabbioso pare che voglia portargli via anche la parte di mantello che lo
ricopre a malapena. Ma fatti pochi passi ecco che smette di piovere, il vento
si calma. Di lì a poco le nubi si diradano e se ne vanno. Il cielo diventa
sereno, l’aria si fa mite. Il sole comincia a riscaldare la terra obbligando il cavaliere a levarsi anche il mezzo mantello."
Ecco l’estate di San Martino, che si rinnova
ogni anno per festeggiare un bell’atto di carità. In effetti, ancora oggi,
nella settimana che ricorre San Martino, spesso si assiste ad un breve periodo
in cui il clima diventa più mite e si parla di “Estate di San Martino.”
GRAZIE A TUTTI
E BUON SAN MARTINO !!!