mercoledì 20 novembre 2019

SFONDO I.R.C. '19-'20 = " 1989-2019: 30anni dei DIRITTI DEI BAMBINI "


OGGI 20 NOVEMBRE 2019 SI FESTEGGIANO 
i 30anni della CONVENZIONE O.N.U.
per i DIRITTI dell'INFANZIA e dell'ADOLESCENZA

Questo è il tema I.R.C. (Insegnamento Religione Cattolica)
che stiamo trattando quest'anno con i bambini Medi & Grandi.
A metà Ottobre abbiamo introdotto l'argomento
guardando il documentario
" VADO A SCUOLA " di Pascal Plisson, insignito del logo Unesco.


Narra la storia di 4 bambini provenienti
da angoli della terra totalmente diversi tra di loro:
dalle savane del Kenia, ai sentieri tortuosi delle montagne dell'Atlante del Marocco,
dal caldo soffocante del sud dell'India, per finire con gli altipiani della Patagonia.
Questi bambini hanno una cosa in comune fra di loro :
sanno che il loro benessere e la loro sopravvivenza dipenderà dalla conoscenza e dall'istruzione scolastica,
perciò sono disposti a fare km e km di strada a piedi o a cavallo pur di andare a scuola ...





In classe poi abbiamo discusso delle immagini viste, cercando di far capire loro quanto sono fortunati a poter venire a scuola in tutta comodità con la macchina, in autobus o anche a piedi ma senza percorrere 
cosi tanta strada.


Abbiamo poi cercato di capire cosa significasse la parola DIRITTO e chi li avesse scritti per loro ...


Il primo DIRITTO di cui abbiamo parlato è stato

"DIRITTO AL NOME E ALLA NAZIONALITA' " 

raccontando loro questa storia...

- LA BAMBINA SENZA NOME -
"C’era una bambina che aveva un nome come tutti i bambini del mondo: era allegra e andava spesso a giocare in un certo giardino. Un giorno lanciò la palla al di là di una siepe e quando andò a cercarla non la trovò. Cerca qua cerca là la palla non c’era: la bambina era stupita e anche un po’ spaventata.
A un tratto sentì una vocina in alto: “E’ tua questa bella palla piccolina?” La bambina guardò su e vide un omettino magro, seduto a cavallo di un ramo: aveva la palla fra le mani.
“Certo che è mia, dammela!” disse la bambina , “E tu cosa mi dai in cambio?” “Niente , la palla è mia” “Ma adesso ce l’ho io!” “Non ho niente da darti!” disse la bambina, “Si che ce l’hai: dammi il tuo nome!”. Pensando che l’ometto scherzasse, la bambina gli disse “Va bene, te lo do: butta la palla!”
Quello sorrise, lasciò cadere la palla, lei la prese e tornò a casa: si sentiva strana e più strana si sentì quando si accorse che la salutavano senza più dire il suo nome.
Poi pensandoci, si accorse che nemmeno lei lo ricordava “Mamma come mi chiamo io?” disse allora la bambina a sua madre, “Tu? Non hai nessun nome” disse la mamma.
La bambina andò a guardare i suoi libri, i suoi quaderni e vide che non c’era nessun nome. “Tu scendi a fare merenda!” gridò la mamma di sotto. “La mamma mi ha sempre detto di non chiamare nessun con un tu ... è perché proprio io un nome non ce l’ho...” pensò con tristezza, allora piangendo la bambina prese la palla e andò al giardino. Arrivò sotto l’albero, l’omino era ancora lassù con la mano chiusa e sorrideva “Ridammi il mio nome!” gridò la bambina “Ti darò la palla se vuoi.” “Tieniti la palla piccolina e anche il tuo nome e un’altra volta non darlo a nessuno, capito? Apri la mano!”
All’improvviso la bambina ricordò di chiamarsi Antonella e si mise a saltare per la gioia. Corse a casa e la mamma chiese “Dove sei andata Antonella?”
“Avevo perso una cosa importante mamma” disse la bambina e lo disse così seria che la mamma le diede un bacio di quelli che fanno rumore. "

... che i bambini Grandi hanno rielaborato graficamente in questo modo...







... e creando poi tutti assieme, Medi & Grandi, un enorme cartellone esposto nel nostro spogliatoio, 
 dove ognuno ha colorato a piacere l'etichetta col proprio nome e disegnato il proprio ritratto :


Anche durante il Laboratorio d'Arte con la maestra Anna i bambini stanno trattando
questo tema ed eccone i risultati

" DIRITTO AL NOME "
" DIRITTO ALLA NAZIONALITA' "


Per ricordare questa giornata cosi importante abbiamo creato un piccolo lavoretto:
una bottiglietta di sale fino, 
colorato semplicemente lasciando i pennarelli immersi per una intera giornata,
e poi versato a piacimento tramite un piccolo imbuto


 


 



A presto con i prossimi diritti !!!!