lunedì 27 ottobre 2014

Lo Specchio di Misurina: IL FINALE!!


... Misurina lo aspettava, seduta sullo spalto più alto del castello e non appena lo vide: -Ebbene,- gli gridò –me l’hai portato?-
-Eh si, te l’ho portato- ansimò il poverino grondando sudore; e presala per mano per parlarle meglio, le riferì l’ambasciata della fata del Monte Cristallo.
Misurina battè le mani.
-E’ solamente ciò? Dammi pure lo specchio papà, e non pensarci. Diventare una montagna dev’essere una bellissima cosa. Anzitutto non morirai più, poi ti coprirai di prati e di boschi e io mi ci divertirò-
Il poverino impallidì, ma tanto valeva, la sua condanna era stata decretata.
Non appena Misurina ebbe afferrato lo specchio, Sorapìs si ampliò, si ampliò, gonfiò, parve lievitasse nel sole, si impietrì, e, in un attimo, diventò la montagna che ancora oggi si erge di fronte al Monte Cristallo.
Misurina, trovatasi a un tratto innalzata a quell’altezza prodigiosa, sulla cresta di una montagna bianca e nuda, dove a poco a poco gli occhi di suo padre morivano, gettò un grido terribile e, presa da capogiro, con il suo specchio verde precipitò giù.
Allora, dagli occhi semispenti di Sorapìs incominciarono a scendere lacrime e lacrime e lacrime, fino a che gli occhi si spensero e le lacrime non piovvero più.
Con quelle lacrime si è formato il lago sotto cui giacciono Misurina e lo specchio, e in quel lago il Sorapìs si riflette e cerca con gli occhi morti la sua bimba morta.

 
 - FINE -