Un racconto sui colori e sull'inclusività:
PALLINA
BIANCA
C’era
una volta una pallina bianca che viveva in un paese tutto bianco. Le case, le
strade, le piante, le altre palline, tutto era
bianco, tanto bianco che non si distingueva nulla. Ogni casa era uguale
alle altre case. Ogni strada era uguale alle altre strade. Ogni pianta era
uguale alle altre piante. Ogni pallina era uguale alle altre palline. Pallina
bianca non voleva essere come le altre e tutto quel bianco l’aveva proprio
stancata! Così un giorno decise di partire per scoprire il mondo.
Saltellando,
saltellando, un giorno pallina bianca arrivò in un paese tutto rosso. Le case, le strade, le piante, le altre
palline, tutto era rosso, tanto rosso
che non si distingueva nulla. Ogni casa era uguale alle altre case. Ogni strada
era uguale alle altre strade. Ogni pianta era uguale alle altre piante. Ogni
pallina era uguale alle altre palline. Solo pallina bianca era diversa e tutti
la guardavano in modo strano: cosa ci faceva un punto bianco in mezzo a tutto
quel rosso? Pallina bianca decise che non voleva rimanere lì, perché si sentiva
diversa e le palline rosse non la volevano come amica. Così un giorno decise di
ripartire alla scoperta del mondo.
Saltellando,
saltellando, un giorno pallina bianca arrivò in un paese tutto giallo. Le case, le strade, le piante, le altre
palline, tutto era giallo, tanto giallo
che non si distingueva nulla. Ogni casa era uguale alle altre case. Ogni strada
era uguale alle altre strade. Ogni pianta era uguale alle altre piante. Ogni
pallina era uguale alle altre palline. Solo pallina bianca era diversa e tutti
la guardavano in modo strano: cosa ci faceva un punto bianco in mezzo a tutto
quel giallo? Pallina bianca decise che non voleva rimanere lì, perché si sentiva diversa e le palline gialle non la
volevano come amica. Così un giorno decise di ripartire alla scoperta del
mondo.
Saltellando,
saltellando, un giorno pallina bianca
arrivò in un paese tutto blu. Le case,
le strade, le piante, le altre palline, tutto era blu, tanto blu che non si distingueva nulla.
Ogni casa era uguale alle altre case. Ogni strada era uguale alle altre strade.
Ogni pianta era uguale alle altre piante. Ogni pallina era uguale alle altre
palline. Solo pallina bianca era diversa e tutti la guardavano in modo strano:
cosa ci faceva un punto bianco in mezzo a tutto quel blu? Pallina bianca decise
che non voleva rimanere lì, perché si
sentiva diversa e le palline blu non la volevano come amica. Così un giorno
decise di ripartire alla scoperta del mondo.
Saltellando,
saltellando, un bel giorno pallina bianca arrivò in un paese tutto
colorato. Le case, le strade, le piante,
le altre palline, tutto era colorato,
tanto colorato che sprizzava allegria. Ogni casa era diversa dalle altre case. Ogni
strada era diversa dalle altre strade. Ogni pianta era diversa dalle altre piante. Ogni pallina era
diversa dalle altre palline. Pallina
bianca era felice in quel paese colorato
e tutti la guardavano sorridendo: ci voleva proprio un po’ di bianco in
mezzo a tutti quei colori!
Pallina
bianca decise che voleva rimanere lì,
perché in mezzo a tutti quei colori si sentiva felice e aveva già tante
nuove amiche. Ora non era più una pallina come le altre e non era nemmeno una
pallina diversa: era una pallina unica, era pallina bianca!
Partendo dalla lettura e dalla rielaborazione di questo racconto, abbiamo riflettuto sull'importanza di essere unici e diversi, e proprio per questo di essere tutti importanti e di meritare rispetto.
Abbiamo poi lavorato sui colori primari giallo, rosso e blu, realizzando il libretto del racconto.
siamo poi passati a scoprire i colori secondari, attraverso l'attività "DIAMOCI LA MANO":
a coppie ogni bambino ha mescolato il colore sulla sua manina, con il colore sulla manina del compagno e, così facendo, sono comparsi i colori secondari!!
con la tecnica del disegno simmetrico con la sovrapposizione del foglio, abbiamo creato delle originalissime macchie di colore, come queste...