ATTENTI AL LUPO!!
In un bosco non lontano da qui,
viveva un lupo dal pelo lucido e nero e dai denti aguzzi. Era proprio il lupo
delle storie che conosci anche tu: Cappuccetto Rosso, I Tre porcellini, I sette
capretti…e molte altre ancora.
E come tutti i lupi non vedeva
l’ora di mangiarsi qualche nonna, porcellino o capretto, direte voi… e invece
no! Lui non desiderava altro che passare le sue giornate a leggere il giornale
sulla sedia a dondolo, sistemata sotto il portico della sua tana, o ancora
amava destreggiarsi con zucchero e farina per creare torte e biscotti da
gustare per l’ora del tè.
Era proprio un lupo dall’animo
gentile e dal cuore tenero, ma purtroppo per
lui, nessuno se ne accorgeva perché, appena passava, tutti gridavano
“Attenti al Lupo!” e se la davano a gambe.
Un giorno però, mentre stava
recitando la solita parte del lupo cattivo nella fiaba di Cappuccetto Rosso,
decise di fingersi come sempre Cappuccetto Rosso, ma di preparare come lei un
cestino per la nonna.
Così prese un bellissimo cestino
foderato di stoffa a quadretti bianchi e rossi e mise all’interno le sue
migliori specialità: i biscotti latte e miele, la torta al cioccolato e la
deliziosa crostata di mele. Poi proseguì per il sentiero più breve nel bosco e
arrivò a casa della nonna; come sempre bussò tre volte alla
porta...toc...toc...toc…
Dall’altra parte una vocina
rispose, ancora una volta:
- Chi è?
- Sono Cappuccetto Rosso, nonnina
cara. Ti porto un cestino pieno di prelibatezze.
- Vieni avanti, piccola mia. La
porta è aperta.
Il nostro lupo aprì la porta e si
diresse verso il letto della nonna…questa volta però, invece di mangiarla in un
sol boccone, mise sul letto il suo bel cestino e iniziò a tirare fuori tutto
ciò che aveva preparato.
Appena la nonna sentì quei
meravigliosi profumi spalancò gli occhi e si leccò i baffi per l’acquolina che
le era venuta.
- Mia cara, da quando hai queste
zampe così pelose?
- Da sempre nonnina, è per stare
più calda – rispose il lupo, che aveva paura di dire chi era in realtà.
- E dimmi, -proseguì la nonna –
da quando sei così brava a cucinare? Già solo questo profumino mi fa stare
meglio! Che ne dici di una tazza di tè?
Il lupo non poteva credere alle
sue orecchie pelose e si fece sfuggire un “Sì, volentieri!” poco da bambina e
molto da lupo.
- Aiuto! – gridò allora la nonna.
– Al lupo! Al lupo!
Il lupo prese allora il coraggio
a due zampe:
- Nonnina, ti prego, non gridare!
Io non ti voglio mangiare! Sono stanco di fare la parte del cattivo. Io vorrei
tanto farmi conoscere per ciò che sono: un lupo gentile e dal cuore buono.
La nonna, anche se ancora un po’
spaventata, decise di dare al lupo una possibilità:
- Davvero? Allora che aspetti,
aiutami a scendere dal letto e prepariamo questo tè!
Così nonna e lupo si diedero da
fare, apparecchiarono la tavola per quattro perché sapevano che, di lì a poco,
sarebbero arrivati Cappuccetto Rosso e il cacciatore, fecero bollire l’acqua e
disposero tutti i dolci al centro del tavolo.
Così quando arrivarono, prima
Cappuccetto Rosso e poi il cacciatore, trovarono una bellissima tavola
imbandita e il lupo e la nonna che chiacchieravano come se fossero amici da
sempre, tra un biscotto e una tazza di tè.
E fu così, che da quel giorno,
vennero organizzate molte gustose merende.
....e così anche il lupo a volte può essere buono....
con questo racconto abbiamo cercato di far capire ai bambini che nelle fiabe spesso il lupo interpreta il ruolo del cattivo, viene utilizzato simbolicamente per raffigurare il male;
ma non per questo il lupo nella realtà deve sempre e necessariamente essere cattivo.